"È questo l’uomo?
È il burocrate che pianifica lo sterminio come un qualsiasi problema industriale?
È il prigioniero che collabora per un giorno di vita in più?
Siamo noi, immersi ogni giorno nella «zona grigia» del compromesso?"
(E. Ferrero, "Primo Levi: È questo l'uomo?", da La Stampa.it)
Purtroppo, oggi come ieri, l'uomo è tutte queste cose insieme.
Ma l'uomo è anche una persona come Primo Levi, è colui che ha il coraggio di guardare in faccia il negativo senza soccombergli.
È chi conserva il coraggio di pensare quando tutto sembra perduto, quando il confine tra un essere umano e un filo di fumo è un "sì" oppure un "no".
È il burocrate che pianifica lo sterminio come un qualsiasi problema industriale?
È il prigioniero che collabora per un giorno di vita in più?
Siamo noi, immersi ogni giorno nella «zona grigia» del compromesso?"
(E. Ferrero, "Primo Levi: È questo l'uomo?", da La Stampa.it)
Purtroppo, oggi come ieri, l'uomo è tutte queste cose insieme.
Ma l'uomo è anche una persona come Primo Levi, è colui che ha il coraggio di guardare in faccia il negativo senza soccombergli.
È chi conserva il coraggio di pensare quando tutto sembra perduto, quando il confine tra un essere umano e un filo di fumo è un "sì" oppure un "no".