“Il lavoro gravemente sfruttato nel turismo ha origini lontanissime, ma oggi il fenomeno è peggiorato, ce ne accorgiamo dalle voci di chi arriva da noi”, spiega Manila Ricci
di Rumori sinistri, che giovedì sera, sul lungomare di Rimini, ha
organizzato uno sportello mobile per accogliere e informare stagionali
alle prese con condizioni di lavoro insostenibili. Dal 2008
l’associazione è impegnata a denunciare casi di sfruttamento di italiani
e stranieri: oltre 200 ogni anno. Anche se è difficile
dare dei numeri. Il fenomeno infatti è in gran parte sommerso, dato che
una delle principali difficoltà del lavoratore è uscire allo scoperto
senza ritorsioni. Senza considerare quelli che non hanno il coraggio di
uscire allo scoperto. “Raccogliamo sempre maggiori denunce di violenza
fisica e psicologica”. Colpa anche della crisi. “Di certo la povertà ti
spinge ad accettare anche condizioni di lavoro pesantissime, in una
sorta di ricatto”.
04 agosto 2013
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