08 giugno 2010

Nascondere l'inumanità: ancora su Guantanamo

Prigionieri usati come cavie umane. E' quello che è successo al campo di prigionia USA di Guantanamo secondo un rapporto di Medici per i Diritti Umani.
Interrogatori speciali ai terroristi voluti dall'ex capo del Pentagono, Donald Rumsfeld, e dall'ex vicepresidente Dick Cheney.
"I medici dovevano assicurarsi", si legge su Repubblica.it, "che tecniche come il waterboarding, cioè l'affogamento simulato, la deprivazione del sonno e così via non oltrepassassero i limiti autoimposti dal governo che avrebbero protetto le spie dall'accusa di torture. Ma proprio nel momento in cui i medici prendevano nota delle tecniche di interrogatorio i pazienti sarebbero diventati "cavie". Le tecniche infatti furono modificate proprio grazie a queste osservazioni." L'acqua veniva infatti sostituita da una soluzione salina per scongiurare il rischio di polmonite o iponatriemia, cioè una riduzione di sodio che può portare alla morte.
E' questa la 'civiltà' occidentale? E' questa l'etica che ispirava i volenterosi medici di Bush? If you tolerate this, your children will be next, diceva qualcuno un po' di tempo fa.
La filosofia americana Judith Butler ha scritto in proposito parole altissime e da meditare attentamente: "Il termine 'civiltà', e ciò che ne consegue nella pratica, determina una produzione dell'umano differenziata e offre uno standard culturalmente limitato di quello che si presume essere l'umano. Non è solo che alcuni esseri umani sono trattati come esseri umani e altri vengono de-umanizzati; è che la de-umanizzazione diventa la condizione per produrre l'umano fino al punto che una civiltà 'occidentale' definisce se stessa al di sopra e contro una popolazione considerata illegittima per definizione, e umana con qualche dubbio".

Link: Judith Butler, Modello Guantanamo