11 novembre 2010

Laboratorio sociologico, 3: Auguste Comte


In queste pagine celebri, tratte dal Corso di filosofia positiva (1830-42), Comte descrive la famosa legge dei tre stadi. Comte ritiene, cioè, che lo sviluppo storico dell'umanità, come quello individuale, passi da un'"infanzia" (corrispondente allo stadio teologico-fittizio) a una "gioventù" (stadio metafisico-astratto) fino ad arrivare all'età adulta (stadio scientifico o positivo). A ciascuna di esse corrisponde una specifica modalità di conoscenza.
Dopo aver letto il brano, spiegate il testo rispondendo alle seguenti domande:
1) in quale stadio di sviluppo dell'umanità si cercano le leggi oggettive dei fenomeni attraverso l'osservazione?
2) Comte afferma che lo sviluppo dell'intelligenza umana è soggetto a una legge "per necessità invariabile". Che cosa intende con tale espressione?
3) Comte afferma che lo stadio metafisico non trasforma in modo sostanziale la conoscenza propria dello stadio teologico. In che senso?
4) Perché lo stadio positivo rappresenta la fase "adulta" dell'intelligenza?
5) Comte ritiene di aver scoperto la legge fondamentale della storia umana. Anche Marx, quasi negli stessi anni, riteneva di aver individuato nel materialismo storico la legge che governa la storia. Che differenza c'è fra le due scoperte?

"Per spiegare convenientemente la vera natura ed il carattere proprio della filosofia positiva è necessario gettare uno sguardo d’insieme sul cammino progressivo dello spirito umano, perché qualsiasi dottrina può essere meglio conosciuta quando se ne conosce la storia.
Studiando così lo sviluppo dell’intelligenza umana nelle sue diverse sfere di attività, dalle prime manifestazioni fino ai nostri giorni, credo di aver scoperto una grande legge fondamentale, alla quale esso è soggetto con necessità invariabile e che può essere definita in modo preciso sia con prove razionali ricavate dalla conoscenza della nostra organizzazione, sia con la verifica storica risultante da un attento esame del passato.
Questa legge consiste nel fatto che ogni nostra concezione fondamentale, ciascun settore delle nostre conoscenze, passa successivamente attraverso tre stadi diversi: lo stadio teologico o fittizio; lo stadio metafisico o astratto; lo stadio scientifico o positivo. In altre parole lo spirito umano, per sua natura, adopera successivamente, in tutte le sue ricerche, tre metodi di filosofare, il cui carattere è essenzialmente differente e persino opposto: all’inizio il metodo teologico, quindi quello metafisico, infine il metodo positivo. Da lì hanno origine tre tipi di filosofia, o di concezioni generali sull’insieme dei fenomeni, che si escludono reciprocamente; il primo è il punto di partenza necessario dell’intelligenza umana, il terzo la sua sistemazione definitiva e fissa, il secondo vale soltanto come momento di passaggio.
Nello stadio teologico lo spirito umano indirizza essenzialmente le sue ricerche verso la natura intima delle cose, le cause prime e le cause ultime di tutti gli effetti che lo colpiscono, in una parola, verso le conoscenze assolute e si rappresenta i fenomeni come prodotti dall’azione diretta e continua di agenti sovrannaturali piú o meno numerosi, il cui arbitrario intervento dà ragione di tutte le contraddizioni apparenti dell’universo.
Nello stadio metafisico, che non è in fondo se non una semplice modificazione generale del precedente, gli agenti sovrannaturali sono sostituiti da forze astratte, vere entità inerenti ai diversi esseri del mondo e concepite come capaci di produrre esse stesse tutti i fenomeni osservati, la cui spiegazione consiste dunque nell’assegnare a ciascuno l’entità corrispondente.
Infine nello stadio positivo lo spirito umano riconoscendo l’impossibilità di raggiungere delle nozioni assolute rinuncia a cercare l’origine ed il destino dell’universo ed a conoscere le cause intime dei fenomeni, per dedicarsi unicamente a scoprire, con l’uso opportunamente combinato del ragionamento e dell’osservazione, le loro leggi effettive, cioè le loro relazioni invariabili di successione e di somiglianza. La spiegazione dei fatti, ridotta dunque nei suoi termini reali, non è altro ormai che il legame posto tra i diversi fenomeni particolari ed alcuni fatti generali; di qui derivano i progressi della scienza che tende sempre piú a diminuire il numero delle leggi [...]
Ordunque, se la filosofia positiva è il vero e proprio stato definitivo dell’intelligenza umana, quello stato verso cui essa è stata sempre piú intensamente protesa, nondimeno essa ha dovuto necessariamente impiegare all’inizio e durante una lunga successione di secoli sia come metodo, sia come dottrina provvisoria, la filosofia teologica; filosofia il cui carattere è d’essere spontanea, e perciò la sola possibile all’origine, la sola anche che possa offrire al nostro spirito nascente un interesse sufficiente. È ora molto facile accorgersi che per passare da questa filosofia provvisoria alla filosofia definitiva, lo spirito umano ha dovuto naturalmente adottare, come filosofia transitoria, i metodi e le dottrine metafisiche. Quest’ultima considerazione è indispensabile per completare il breve ragguaglio generale sulla grande legge che ho prospettato."

19 commenti:

Ilaria Caruzzo ha detto...

1) Secondo Comte ogni movimento sociale è avvenuto secondo una legge la quale costituita da tre fasi dell’umanità: l’infanzia, la giovinezza e l’età adulta. L’infanzia (pensiero “magico”) spiega i fenomeni naturali in base a forze soprannaturali: stadio teologico. La giovinezza ( pensiero metafisico”) spiega i fenomeni naturali in base a concetti astratti e filosofici: stato metafisico. Infine è presente l’età adulta (pensieri positivi”) la quale spiega i fenomeni naturali in base a leggi scientifiche: stadio scientifico o stadio positivo. E’ proprio in quest’ultimo stadio che si cercano le leggi oggettive dei fenomeni attraverso l’osservazione.

2) Comte con l’espressione “necessità invariabile” intende che in ogni nostra concezione dobbiamo attuare la legge dei tre stadi per avere un’idea di ciò che vogliamo capire. Per prima cosa bisogna avere un pensiero su cui basarsi; dare un senso poi a questo pensiero e infine dargli una collocazione definitiva (di questa idea che posso avere devo capire se è una cosa astratta o da vera entità).

3) Nello stadio metafisico gli agenti sovrannaturali sono sostituiti da forze astratte le quali sono vere entità concepite per produrre tutti i fenomeni osservati. Nello stadio teologico, i fenomeni sono prodotti dall’azione diretta di agenti sovrannaturali perciò quello che lega le due fasi è in entrambe i casi un passaggio astratto. Non ci sono quindi nozioni assolute ma di fantasia.

4) Lo stadio positivo rappresenta la fase “adulta” dell’intelligenza poiché il positivismo è un movimento filosofico e culturale ispirato ad alcune idee giuda fondamentali riferite all’esaltazione del progresso e del metodo scientifico in cui si realizza pienamente l’intelligenza umana. L’obbiettivo della scienza positivo è rendere possibile il dominio dell’uomo sulla terra e cioè la conoscenza delle leggi naturali e mentali.

5) La scoperta di Comte si basava sulla filosofia positiva (vero e proprio stato definitivo dell’intelligenza umana); per Marx invece la legge fondamentale della storia umana era nel materialismo storico (legge che governa la storia). Secondo me però non c’è differenza tra le due scoperte nel senso che per arrivare a svilupparle, è comunque l’intelligenza dell’uomo che prevale su tutto nella storia umana e scientifica.

Tintinaglia Noemi ha detto...

1)Lo stadio di sviluppo dell'umanità dove si cercano le leggi oggettive dei fenomeni attraverso l'osservazione è quello positivo che si dedica a scoprire le leggi effettive, la spiegazione realistica dei fatti.

2)Comte afferma che lo sviluppo dell'intelligenza umana è soggetta a una legge "per necessità invariabile", in altri termini l'uomo per natura usa, per le sue ricerche, tre metodi: all'inizio il metodo teologico, successivamente quello metafisico e infine quelllo positivo.Da qui nascono tre tipi di filosofia dove il primo è il punto di partenza per l'intelligenza umana, il terzo la stabilità definitiva di essa. Il secondo è solo un "momento di passaggio". E' dunque "per necessità invariabile" perchè l'intelligenza, per formarsi completmente, deve "passare" per queste fasi.

3)Comte afferma che lo stato metafisico non trasforma in modo sostanziale la conoscenza propria dello stato teologico, tant'è che lo descrive come uno stadio solamente di passaggio, perchè gli agenti naturali sono sostituiti da forze astratte, pensate come capaci di governare tutti gli agenti naturali.

4)Lo stadio positivo rapppresenta la fase adulta dell'intelligenza perchè è in quest'ultimo stadio che si comprende la vera realtà delle cose, soffermandosi sull'osservazione e il ragionamento.

5)La differenza sostanziale tra le due scoperte è che Marx con il materialismo storico esprime che l'uomo si crea le situazioni per vivere bene organizzando l'ambiente, sfruttandolo. La storia quindi è fatta dal modo in cui l'uomo organizza la produzione; è un esistenza puramente materiale, basata sul lavoro. Comte esprime invece come l'uomo, in base alle sue tape evolutive, cerca di darsi un perchè sui fenomeni naturali.
Marx quindi basa la storia sul lavoro e lo sfruttamento delle risorse, mentre Comte dice che non si basano sulle strutture, ma da come l'uomo vede le cose e le spiega.

Cendron Anita ha detto...

1) Il sistema di pensiero di Comte si basa su due elementi fondamentali, tra cui la legge dei tre stadi che lui considera la sua grande scoperta. Secondo Comte quindi la conoscenza umana passa sempre per tre fasi successive: quella teologica, quella metafisica e quella scientifica o positiva. Le leggi oggettive dei fenomeni attraverso l’osservazione vengono cercate nel terzo stadio, quello positivo, in cui viene data una spiegazione veritiera dei fenomeni reali.
2) Comte sostiene che lo sviluppo dell’intelligenza umana sia soggetto a una legge “ per necessità invariabile”: secondo lui infatti l’uomo applica la legge dei tre stadi,che lui stesso ha fondato, in modo naturale nelle sue ricerche, così da formare la sua intelligenza percorrendo queste tre fasi e creando perciò tre metodi di filosofare. All’inizio quello teologico che è il punto di partenza necessario dell’intelligenza umana, poi quello metafisico che vale solamente come momento di passaggio e infine quello positivo che è la sistemazione definita e fissa dell’intelligenza umana.
3) Trovo lo stadio metafisico e quello teologico uniti dal fatto di avere in comune elementi astratti: infatti il primo viene considerato da Comte un momento di passaggio in cui i fenomeni naturali sono spiegati in base a concetti astratti mentre nel secondo i fenomeni naturali sono spiegati attraverso forze sovrannaturali.
4) La fase adulta dell’intelligenza è rappresentata dallo stadio positivo dato che in questa fase i fenomeni naturali sono spiegati attraverso leggi scientifiche ed è quindi basata sulle osservazioni, le comparazioni e gli esperimenti cercando di scoprire le leggi naturali.
5) Comte con la legge dei tre stadi e Marx con il materialismo storico credevano di aver scoperto entrambi, quasi negli stessi anni, la legge fondamentale della storia umana. La differenza tra le due scoperte è che Comte spiega in che modo l’uomo descrive i fenomeni naturali praticando un percorso evolutivo,e basandosi quindi sulla visione che l’uomo ha degli aspetti reali; Marx invece con materialismo storico intende la storia fatta dal modo in cui l’uomo organizza la produzione, e basandosi perciò sul lavoro,sulle prestazioni lavorative, sui mezzi di produzione e sullo sfruttamento delle risorse.

YLENIA DE ROSA ha detto...

1. Il sistema di pensiero di Comte si basa su due elementi fondamentali : il senso dell’insieme e la legge dei tre stadi. Quest’ultima è vista da Comte come un principio universale,in grado di spiegare lo sviluppo della conoscenza individuale e la considera una grande scoperta. Secondo questa legge la conoscenza umana passa sempre per tre fasi successive. La prima è teologica,in seguito diviene metafisica e in fine scientifica o positiva . Ed è proprio in quest’ultima che si cercano le leggi oggettive dei fenomeni attraverso l’osservazione.

2.Comte afferma che lo sviluppo dell’intelligenza umana è soggetto a una legge , ossia la legge dei tre stadi, “ per necessità invariabile” . Con tale espressione intende dire che ogni nostra concezione fondamentale, ciascun settore delle nostre conoscenze, passa successivamente attraverso tre stadi diversi: lo stadio teologico; lo stadio metafisico e lo stadio scientifico o positivo. Da qui hanno origine tre tipi di filosofia che si escludono reciprocamente; il primo è il punto di partenza necessario dell’intelligenza umana, il terzo la sua sistemazione definitiva e fissa, il secondo vale soltanto come momento di passaggio.

3.Nello stadio teologico lo spirito umano indirizza le sue ricerche verso le conoscenze assolute e si rappresenta i fenomeni come agenti sovrannaturali, nello stadio metafisico gli agenti sovrannaturali sono sostituiti da forze astratte. Quindi ritengo che stadio teologico e metafisico siano uniti in quanto hanno in comune principi astratti.

4.Lo stadio positivo rappresenta la fase “adulta “ dell’intelligenza in quanto qui prevale il modo di pensare del filosofo naturalista; l’uomo non si basa più su elementi astratti, ma sulle osservazioni,le comparazioni,gli esperimenti e indirizzato a scoprire le leggi naturali.

5.Quasi negli stessi anni , sia Comte che Marx , ritenevano di aver scoperto la legge fondamentale della storia umana : Il primo con la legge dei tre stadi,il secondo, con il materialismo storico. La differenza tra le due scoperte storiche è che Comte si basa principalmente nello sviluppo mentale dell’individuo mentre Marx crede che la storia è fatta del modo in cui l’uomo organizza la produzione,il suo lavoro.

Daniela Catterin ha detto...

1. Nel terzo stadio delle leggi elaborate da Comte, sulle quali si fonda lo sviluppo storico dell’umanità, si cercano leggi oggettive per dare una spiegazione ai fenomeni. Tale stadio è definito stadio scientifico o positivo.
2. Comte afferma che lo sviluppo dell’intelligenza umana è soggetto alla “ grande legge fondamentale” con necessità immutabile cioè dalla quale nessuna intelligenza può sottrarsi poiché è innata nell’uomo.
3. Lo stadio metafisico non trasforma in modo sostanziale quello teologico poiché in esso si danno comunque spiegazioni fantasiose e astratte ai fenomeni che l’intelligenza umana vuole comprendere; gli agenti sovrannaturali dello stadio teologico sono sostituiti da forze astratte capaci di riprodurre i fenomeni osservati.
4. Il terzo stadio, cioè quello positivo, rappresenta la fase adulta dell’intelligenza poiché noi siamo sempre più protesi verso esso. È lo stadio in cui la spiegazione dei fatti è data dal ragionamento e dall’osservazione attraverso i termini reali della realtà.
5. Marx sostiene come Comte di aver trovato la legge della storia umana fondando la sua teoria sull’organizzazione del lavoro da parte degli uomini nella società; mentre Comte formula le tre leggi considerando l’intelligenza umana e il suo sviluppo.

Federica Pasqualin ha detto...

1)Comte ritiene che lo sviluppo storico dell'umanità come quello individuale sia basato sulla legge dei tre stadi. Egli dice che questa legge consiste nel fatto che ogni nostra elaborazione concettuale passi attraverso tre stadi differenti:lo stadio teologico,lo stadio metafisico e lo stadio positivo. Comte dice che nello stadio positivo si cercano di dare delle spiegazioni ai fenomeni naturali attraverso a leggi scientifiche basate sul ragionamento e sull'osservazione. La spiegazione dei fatti è basata su i termini reali ed osservabili.

2) Secondo Comte l'intelligenza umana è soggetta ad una legge "per necessità variabile",cioè lui intende che la legge dei tre stadi per poter spiegare l'evoluzione sia dell'individuo sia dell'umanità avviene all'interno di noi in modo naturale ed è uguale per tutti.

3)Comte afferma che lo stadio metafisico non trasforma in modo sostanziale la conoscenza propria dello stadio teologico,cioè è la spiegazione dei fenomeni naturali attribuiti a forze soprannaturali.mentre quello metafisico da delle spiegazioni attraverso fenomeni astratti e filosofici. Comte infatti dice che lo stadio metafisico è il passaggio da quello teologico ed entrambe si basano su delle spiegazioni astratte e fantastiche dei fenomeni soprannaturali.

4) Lo stadio positivo rappresenta lo stadio "adulto" perchè si cercano di dare delle spiegazioni dei fenomeni naturali in base a delle leggi scientifiche ma anche basate sul ragionamento e sull'osservazione. In questo stadio si effettuano anche degli esperimenti per poter scoprire delle leggi naturali.

5) la differenza tra la legge dei tre stadi di Comte e quella del materialismo storico di Marx è che la prima è basata sui fenomeni naturali,astratti e scientifici,mentre il secondo è come l'uomo nella società capitalistica divide la produzione dei beni per arrivare alla ricchezza.

Salvadori Letizia ha detto...

1- Lo stadio di sviluppo dell'umanità nel quale si cercano le leggi oggettive dei fenomeni attraverso l'osservazione è quello positivo. In questo stadio i fenomeni vengono infatti spiegati in base a leggi scientifiche.

2- Per Comte lo sviluppo dell'intelligenza umana segue una "necessità invariabile"; cioè ognuno applica la legge dei tre stadi in modo naturale, in tutte le sue ricerche,nascono quindi tre modi di filosofare e tre tipi di filosofia: il metodo teologico considerato un punto necessario dell'intelligenza, il metafisico un momento di passaggio e il positivo una sistemazione definitiva e fissa.

3- Secondo Comte lo stadio metafisico è una semplice modificazione di quello teologico perchè gli agenti sovrannaturali vengono sostituiti da forze astratte. Il passaggio da uno stadio ad un altro sta quindi nell'assegnare a ciascun fenomento l'entità corrispondente.

4- Comte ritiene che gli stadi possano essere paragonati alla crescita dell'individuo.
Lo stadio positivo rappresenta la fase "adulta" dell'intelligenza, nel quale le spiegazioni sono razionali e basate su informazioni oggettivamente giuste, proprio come dovrebbe essere il pensiero di un uomo adulto.

5- Nello stesso periodo sia Comte che Marx ritenevano di aver scoperto la legge fondamentale della storia umana. La differenza sta nel fatto che Comte spiega il percorso evolutivo del pensiero umano basandosi esclusivamente sul modo in cui l'uomo vede gli aspetti reali; Marx invece attraverso il materialismo storico si basa solo sul lavoro e sui mezzi di produzione e proprietà.

Laura Bianchin ha detto...

1) Comte afferma che ogni cambiamento della società avviene tramite una legge: la legge dei tre stadi. Il primo è lo stadio teologico, cioè dare spiegazioni dei fenomeni naturali tramite forze sovrannaturali; il secondo è lo stadio metafisico, cioè dare spiegazione ai fenomeni naturali tramite ragionamenti filosofici e astratti; il terzo è lo stadio positivo, cioè dare spiegazioni a fenomeni naturali tramite leggi scientifiche e cercare le leggi oggettive dei fenomeni attraverso l'osservazione.

2)Comte afferma che lo sviluppo dell'intelligenza umana è soggetto a una legge "per necessità invariabile": l’uomo utilizza la legge dei tre stadi per natura nelle sue ricerche, in modo da sviluppare il suo intelletto in ogni fase. Quindi hanno origine tre tipi di filosofia, tre modi per “vedere il mondo”. Inizialmente lo stadio teologico che rappresenta il punto di partenza, in seguito quello metafisico che rappresenta un momento di passaggio e infine quello positivo che è la sistemazione definitiva dell’intelligenza umana.

3)Comte descrive lo stadio metafisico solamente come un momento di passaggio: mentre durante lo stadio teologico si spiegano i fenomeni naturali tramite forze sovrannaturali, nello stadio metafisico si spiegano i fenomeni naturali tramite ragionamenti filosofici, quindi entrambi sono legati da un concetto astratto.

4)Lo stadio positivo rappresenta la “fase adulta” dell’intelligenza umana perché in questa fase si spiegano le cose secondo leggi scientifiche, sperimentazioni e osservazioni della realtà. Mentre gli altri stadi ricorrono a concetti astratti, lo stadio positivo prende in esame le osservazioni nel mondo reale.

5)Comte ritiene che la legge fondamentale della storia umana sia la filosofia positiva, cioè la spiegazione dei fenomeni naturali seguendo un percorso evolutivo: mette a punto una teoria sull’evoluzione della società nella storia, che è anche evoluzione di pensiero e dell’ organizzazione di vita dell’uomo. Marx sostiene il materialismo storico, cioè che la storia dipende dal modo in cui l’uomo organizza la produzione: il lavoro è alla base della società ed è formato da forze produttive e da rapporti di produzione.

Edoardo Ervas ha detto...

1) L'osservazione è uno delle quattro tappe del metodo scientifico: ipotesi, osservazione (spesso riproducibile in laboratorio), confronto, tesi.
Il metodo scientifico o positivo è l'ultimo dei tre stadi, che mostra l'evoluto rapporto tra società e spiegazione della realtà, è lo stadio che lo stesso Comte abbraccia e rappresenta il massimo grado di sviluppo e maturazione mentale.

2) credo che per "necessità invariabile" Comte intenda che l'intelligenza umana si sviluppa secondo una legge che non dipende dalla sua volontà ed è uguale per tutti gli individui. Come esiste la nascita, lo sviluppo e la morte, così ogni uomo percorre gli stadi evolutivi della sua mente.

3)secondo Comte lo stadio metafisico è un momento di transizione tra: il completo affidamento ad entità divine dello stadio teologico e l'empirico e metodico metodo positivo.

4) perchè Comte da positivista vuole sottolineare l'importanza
delle leggi matematiche che regolano la realtà, rappresenta il massimo sivluppo perchè secondo Comte è il migliore e l'unico modo per capire e comprendere la realtà.

5) Comte mette al centro l'uomo e il modo in cui egli cerca di spiegarsi la realtà.
Marx invece mette al centro il rapporto che esiste tra uomo e lavoro. Questo rapporto viene chiamato struttura (cioè l'economia) ed è alla base delle relazioni sociali e dello sviluppo del mondo sociale.

Dalla Valle Elena ha detto...

1.è nel 3° stadio(quello positivo)dello sviluppo dell'umanità che si cercano le leggi oggettive dei fenomeni attraverso l'osservazione
2. Comte affermando che lo sviluppo dell'intelligenza umana è soggetto a una legge "per necessità invariabile" intende che le nostre conoscenze e ricerche passano successivamente per tre stadi diversi: il metodo teologico, quello metafisico e infine quello positivo.
3. Comte, affermando che lo stadio metafisico non trasforma in modo sostanziale la conoscenza propria dello stadio teologico, vuole dire che non c'è molta differenza di pensiero tra la prima fase e la seconda; infatti entrambe sostengono che ci siano delle forze astratte/sovrannaturali le quali sono particolarmente evidenti nello stadio teologico mentre in quello metafisico sono soltanto attenuate.
4. lo stadio positivo rappresenta la fase "adulta" dell'intelligenza perchè si abbandonano le spiegazioni teologiche e si giunge a conoscere le spiegazioni scientifiche dei fenomeni naturali attraverso l' osservazione di essi e gli esperimenti.
5. sia Comte che Marx ritenevano di aver individuato la legge che governa la storia umana. La differeza sostanziale tra le due leggi è che Comte, con la "legge dei tra stadi", spoiega l'evoluzione del pensiero umano attraverso il quale si basavano tutte le ideologie di quella società; Marx invece, col "materialismo storico", si basa sull'organizzazione dell'economia e quindi sulla produzione economica, sul lavoro e di conseguenza sulle concrete condizioni in cui vivevano gli uomini.

Sara Bisca ha detto...

1) Comte aveva scoperto una grande legge fondamentale, la legge dei tre stadi, secondo la quale ogni nostra concezione fondamentale passa attraverso tre stadi diversi: lo stadio "teologico", lo stadio "metafisico" e lo stadio "positivo". Secondo lui era proprio in quest'ultimo stadio che l'uomo cerca le leggi oggettive dei fenomeni attraverso il ragionamento e l'osservazione.
2) Comte afferma che lo sviluppo dell'intelligenza umana è soggetto ad una legge con "necessità invariabile". Con tale espressione egli intende che in ogni nostra concezione dobbiamo utilizzare la legge dei tre stadi; l'uomo per capire adopera tre metodi fondamentali: il "metodo teologico", secondo il quale spiega i fenomeni naturali come castigo divino o per volontà di forze superiori, il "metodo metafisico" in cui le spiegazioni a tali fenomeni sono pressocchè astratte e infine vi è il "metodo positivo" dove le spiegazioni sono date direttamente dalla scienza e sono basate su leggi. E' dunque per "necessità invariabile" che l'intelligenza dell'uomo, per svilupparsi completamente, deve percorrere queste fasi e utilizzare tali metodi.
3) Comte spiega che nello stadio metafisico gli agenti sovrannaturali sono sostituiti da forze astratte e che tale stadio non è che una semplice modificazione di quello che lo precede (stadio teologico). Egli afferma questo poichè nello stadio teologico i fenomeni sono prodotti da forze sovrannaturali, mentre nel secondo sono causati da forze totalmente astratte. Ciò che li lega quindi, è che non esistono nozioni attendibili, ma puramente "magiche" o fantastiche.
4) Lo stadio positivo rappresenta la fase "adulta" dell'intelligenza poichè è proprio in esso che si comprende la realtà delle cose, rinunciando a cercare l'origine e le cause dei fenomeni, dedicandosi perciò a scoprire le loro leggi grazie all'osservazione e al ragionamento.
5) Comte riteneva di aver scoperto la legge fondamentale della storia umana, essa era basata sulla filosofia positiva, cioè il vero e proprio stato dell'intelligenza umana; per Marx invece la legge fondamentale della storia umana si basava sul materialismo storico, cioè la storia è fatta dal modo in cui l'uomo organizza la produzione. Secondo me c'è una differenza sostanziale tra le due scoperte, nel senso che non si possono mettere a confronto due sociolgi che operano in due nazioni diverse e compiono ricerce su campi totalmente diversi. Comte era francese e si era concentrato su un principio evolutivo universale dell'uomo, mentre Marx fondava le sue teorie su una società capitalista basata sulla produzione.

Crivellari Alessia ha detto...

1)Comte riassume lo sviluppo dell'umanità creando tre macro-ere basate su come l'uomo si spiega gli avvenimenti naturali: lo stadio teologico, dove gli avvenimenti naturali sono il frutto di azioni divine, soprannaturali; quello metafisico, dove si ha una concezione più filosofica; e quello positivo, dove ci si spiega gli avvenimenti grazie a leggi specifiche che confermano ogni volta che vengono applicate, basate sulle osservazioni di tali fenomeni.

2)Comte afferma che lo sviluppo dell'intelligenza umana è soggetta "per necessità invariabile" alla legge die tre stadi. Come l'umanità inizialmente ha uno stadio teologico, seguito da quello metafisico e quello positivo, così l'uomo nella sua infanzia ragiona con un pensiero "magico", nella giovinezza a uno metafisico e nell'età adulta da uno positivo. Questo pensiero è invariabile e presente in ogni essere umano poichè si adatta alla capacità di ragionamento.

3)La differenza tra i due stadi non è sottile, in entrambi, infatti, vi è un'astrazione dei fenomeni naturali, ma nello stato metafisico ciò che avviene è attribuito alla volontà stessa degli oggetti escludendo quindi l'intervento di cose o persone astratte, non visibili.

4)Lo stadio positivo rappresentam la fase aulta dell'intelligenza poichè esso è il più razionale spiegando con leggi sempre vere ciò che accade in modo da poter prevedere e, possibilmente, dominare la natura.

5)A mio avviso il materialismo storico e la legge dei tre stadi sono tra loro complementari. Marx afferma che per capire la storia bisogna basarsi su i tipi e i modi di produzione e di conseguenza sul lavoro, sulle risorse e sui mezzi di produzione; egli ignora quindi tutto ciò che non riguarda la sfera lavorativa non ritenendo utile l'aspetto religioso o del pensiero, fondamentali per ogni uomo e quindi per la storia, preso in considerazione da Comte che però ignora completamente l'aspetto economico-lavorativo che è a sua volta molto importante.

Beatrice Torresan ha detto...

1)Comte pensa che ogni mutamento, cambiamento e progresso positivo della società è avvenuto durante il corso della storia dell'uomo secondo una legge necessaria. Comte spiega tutto questo attraverso le tre fasi più importanti dell'umanità: l'infanzia, la giovinezza e l'età adulta. Nell'infanzia dell'umanità troviamo il pensiero "magico", in cui l'uomo cerca di dare delle risposte ai fenomeni naturali attribuendoli a forze soprannaturali, mitiche, magiche, religiose, infatti durante l'infanzia cerchiamo di dare una spiegazione ai fenomeni naturali assegnandoli a qualcosa più grande di noi. Nella giovinezza dell'umanità, compare il pensiero "metafisico" in cui l'uomo cerca di dare una spiegazione ai fenomeni naturali in base a dei concetti astratti, filosofici e procedere in maniera speculativa. Infine, nell'età adulta dell'umanità, troviamo il pensiero "positivo", in cui lo spirito rinuncia alla vana ricerca delle nozioni assolute, dell'origine e della destinazione dell'universo, delle cause intime dei fenomeni, per dedicarsi allo studio delle leggi. Quindi, nello stadio positivo, l'uomo cerca di dare una spiegazione ai fenomeni naturali in base a delle leggi scientifiche. Comte, attraverso la legge dei tre stadi, passa dallo stadio teologico in cui si danno spiegazioni di tipo religioso, fino allo stadio positivo in cui si danno delle risposte scientifiche, e tramite questi, egli ci fa capire il graduale sviluppo del pensiero umano. Quindi posso dire che è proprio nello stadio positivo dell'umanità che si cercano le leggi oggettive dei fenomeni attraverso l'osservazione.
2)Comte afferma che lo sviluppo dell'intelligenza umana è soggetto a una legge "per necessità invariabile", infatti l'uomo per sua natura, adopera in tutte le sue ricerche, tre modi della filosofia, il cui contenuto è molto diverso e alcune volte opposto: inizialmente il metodo teologico, poi quello metafisico, e infine quello positivo. Il primo è il punto di partenza necessario dell'intelligenza umana, il secondo vale come momento di passaggio, e il terzo è la sistemazione definitiva e fissa dell'intelligenza umana. Quindi, l'uomo per maturare e sviluppare il suo intelletto, è necessario che conosca tutti e tre gli stadi di vita dell'umanità.
Beatrice Torresan 3^Bp

Silvia Dalla Libera ha detto...

1) L’umanità si spiega i fenomeni attraverso l’utilizzo di leggi oggettive, trovate mediane l’osservazione degli stessi, nel terzo e ultimo stadio, ovvero quello positivo.
2) Con tale espressione vuole indicare che l’uomo, quindi la società, deve compiere tutti e tre i passi per raggiungere lo stadio adulto o positivo. E’ impossibile ovviamente, che un individuo passi direttamente dallo stadio teologico a quello positivo, senza passare per quello intermedio ovvero il metafisico; è d’obbligo seguire un ordine, che è rappresentato dalla legge da lui trovata.
3) Quando Comte afferma che nel passaggio tra il primo stadio e il secondo non avviene un sostanziale cambiamento della conoscenza, intende dire che non sono le conoscenze a cambiare piuttosto è diverso il metodo utilizzato per spiegare certi fenomeni. Inoltre essendo lo stadio metafisico un passo intermedio, posto tra lo stadio teologico e quello positivo, non porta ad un radicale cambiamento rispetto al precedente e nemmeno rispetto al successivo.
4) La fase adulta dell’intelligenza viene paragonata allo stadio positivo perché in entrambe le situazioni ciò che prevale è l’uso della razionalità; vengono quindi utilizzate delle leggi che spiegano alcuni fenomeni, trovate attraverso l’osservazione di ciò che ci circonda e ciò che conosciamo.
5) Entrambi hanno come scopo la spiegazione dei mutamenti della società nel corso della storia passata e quella futura, però si basano su due aspetti completamente diversi dell’umanità. La differenza sostanziale è quindi il fatto che Comte si basa su un aspetto astratto dell’uomo ovvero l’intelligenza (legge dei tre stadi), mentre Marx punta verso una spiegazione di tipo materiale(materialismo storico).

Beatrice Torresan ha detto...

Seconda parte:
3)Comte afferma che lo studio metafisico non trasforma in modo sostanziale la conoscenza propria dello studio teologico, infatti in quest'ultimo, l'uomo cerca di dare una spiegazione ai fenomeni naturali attraverso delle forze soprannaturali, magiche, mitiche, religiose. Lo studio teologico si basa sul riferimento a divinità, cioè tende a spiegare i fenomeni come prodotti dell'azione diretta e continua di esseri soprannaturali. Anche nello stadio metafisico, l'uomo cerca di dare una spiegazione ai fenomeni naturali in base a concetti astratti, filosofici, mitici, non concreti e approvati scientificamente.
4)Lo studio positivo rappresenta la fase "adulta" dell'intelligenza perchè l'uomo cerca di dare una spiegazione ai fenomeni naturali in base a delle leggi scientifiche. In questo stadio, l'uomo rinuncia alla vana ricerca delle nozioni assolute, dell'origine e della destinazione dell'universo, delle cause intime dei fenomeni, per dedicarsi allo studio delle loro leggi.
5)Comte era convinto di aver scoperto la legge fondamentale della storia umana, che poteva essere definita in modo preciso sia con prove razionali, sia con la verifica storica risultante da un attento esame del passato. Comte ci fa capire che l'uomo passa da uno stadio teologico a uno stadio positivo, egli inizialmente esprime delle spiegazioni sui fenomeni naturali di tipo teologico, religioso, metafisico, per poi arrivare a delle risposte scientifiche, quindi, Comte evidenzia lo sviluppo dell'uomo attraverso le sue tappe evolutive più importanti. Invece, Marx, tratta il materialismo storico, cioè la storia è fatta dal modo in cui l'uomo organizza la produzione e si occupa principalmente delle divisione del lavoro e sul modo in cui l'uomo organizza la produzione. Quindi, secondo me, Comte basa la sua legge sull'intelligenza umana e lo sviluppo dell'uomo nel corso della sua vita, mentre il pensiero di Marx, riguarda la produttività e il lavoro dell'uomo.
Beatrice Torresan 3^Bp

Antonio Torresan ha detto...

Il testo propostomi ad opera di August Comte descrive la famosa legge dei tre stadi in grado di spiegare lo sviluppo della conoscenza individuale, la storia del pensiero e la storia delle civiltà.
1)Secondo Comte la conoscenza umana passa per tre fasi sucessive. La prima fase quella teologica,che corrisponde all'età della vita dell'infanzia, nella quale l'individuo interpreta i fenomeni naturali attraverso l'intervento di forze sovrannaturali; la seconda fase è quella metafisica, che corrisponde all'età dela vita della giovinezza, nella quale l'indivduo interpreta i fenomeni naturali in base a concetti astratti, la terza e ultima fase quella positiva, corrisponde all'età della vita adulta nella quale l'individuo interpreta i fenomeni naturali in base a leggi scientifiche.Fondamento di questo stato è l'osservazione, a partire dalla quale possono essere individuate leggi oggettive dei fenomeni.
2)Comte afferma che lo sviluppo dell'intelligenza umana è soggetto ad una legge "per necessità invariabile" e con tale espressione intende che l'uomo la attua in modo naturale per capire la propria concezione del mondo, per sviluppre il proprio pensiero e per creare tre modi per filosofare.
3)Comte afferma che lo stadio metafisico non trasforma in modo sostanziale la conoscenza propria dello stadio teologico perchè presenta solo un passaggio di transinto in quato esso interpreta i fenomeni attraverso l'astrazione, mentre quello teologico li interpreta attraverso forze sovrannaturali.
4)Lo stadio positivo rappresenta la fase "adulta" perchè attraverso questo i fenomeni particolari vegono compresi nella serie delle leggi universali, dimostrabili per via sperimentale.
5)Comte e Marx ritengono di aver scopertla legge fondametale della storia umana solo che emergono delle differenze tra le due, in quanto per Comte il fondamento delle sue teorie è la legge dei tre stadi che riguarda l'evoluzione dell'intelletto umano, quell di ogni singola scienza e qullo dell'individuo; per Marx invece di grande rilievo è il materialismo storico dove considera come determinanti per lo sviluppo della storia umana e per la crezione di un ordine sociale diversi fattori struturali-materali, in particolare tecnologici ed economici.

TORRESAN ANTONIO 3^BP

FRANCO JESSICA ha detto...

FRANCO JESSICA
1)Comte in questo trattato descrive lo sviluppo storico dell'umanità attraverso tre stadi:teologico, metafisico, positivo.Quello teologico spiega i fenomeni attraverso agenti svrannaturali, quello metafisico spiega i fenimeni attraverso concetti astratti e filosofici, e infine quello positivo ossia la spiegazione dei fenomeni tramite lo studio di vere e proprie leggi scientifichee cercare quindi le leggi oggettive dei fenomeni tramite l' osservazione.

2)Comte afferma che lo sviluppo dell'intelligenza umana è soggetta a una legge "per necessità invariabile".Secondo me con questo afferma che le nostre cono scenze e il nostro modo di pensare passa attraverso tre stadi invariabili appunto;lenn'infanzia il pensiero magico, nell' adolescenza quello metafisico e nell'età adulta quello positivo.Ognuno di noi passa per questi tre stadi.

3)Comte afferma che lo stadio metafisico non trasforma in modo sostanziale la conoscenza proprie dello stato teologico perchè non c'è grande differenza tra le due fasi.La prima utilizza agenti sovrannaturali e la seconda concetti astratti.

4)Lo stadio positivo rappresenta la fase adulta dell' intelligenza perchè in questa fase si danno spiegazioni razionali tramite leggi scientifiche.Così da poter "prevedere"la natura.

5)Secondo Comte l'uomo passa tre stadi:teologico, metafisico e positivo che corrispondono a tre età diverse.Marx parla di materialismo storico ossia che le storia è fatta da chi lavora e da come è organizzata la produzione;sono quindi due concezioni di storia diverse.Comte ignora l' aspetto economico.

Chiara Graps ha detto...

1) La ricerca delle leggi oggettive e dei fenomeni attraverso l'osservazione, secondo Comte, avviene nello stadio positivo o scientifico. Esso è il terzo tra i tre stadi da egli definiti.

2) Con questa frase vuole dire che l'uomo usa tre metodi di ricerca, tre fasi : il primo, il più elementare, il metodo teologico, poi quello metafisico e infine il metodo scientifico. Da tutto ciò scaturiscono tre modi di filosofare: il primo viene considerato l'inizio dell'intelligenza umana il secondo è una fase di transizione per poter passare poi al terzo stadio dove l'intelligenza umana si stabilizza.

3) Entrambi gli stadi hanno in comune, a mio parere, principi astratti. Infatti nello stadio positivo gli agenti sovrannaturali vengono sostituiti dalle forze astratte, mentre nel metafisico la realtà viene proposta come agenti sovrannaturali.

4) Lo stadio positivo rappresenta la fase adulta dell'intelligenza perché è in questo che l'uomo ragiona e osserva gli avvenimenti, si spiega gli eventi tramite spiegazioni e sperimentazioni concrete.

5) Sia Comte che Marx sostenevano di aver trovato la legge fondamentale della storia umana, entrambi circa negli stessi anni. Le differenze stanno nel fatto che Marx, tramite il materialismo storico, crede che la storia sia strutturata in base al metodo di produzione dell'uomo; mentre Comte si basa sulla legge dei tre stadi, mettendo in rilievo l'aspetto astratto dell'uomo ovvero incentrando la sua spiegazione sullo stadio positivo.

Alessandro Bellan ha detto...

Osservazioni sui vostri post relativi a Comte:

Ilaria (4): quali "leggi mentali" ci fa conoscere il positivismo?

Noemi (3): Comte parla di "agenti naturali" nello stadio teologico?

Anita (3): rileggi bene il testo, Comte dice che nello stadio metafisico gli agenti o forze sovrannaturali con cui prima si spiegavano i fenomeni naturali, vengono ora sostituiti da forze astratte (ad es. il principi di causalità): quindi non puoi scrivere che "il primo viene considerato da Comte un momento di passaggio in cui i fenomeni naturali sono spiegati in base a concetti astratti mentre nel secondo i fenomeni naturali sono spiegati attraverso forze sovrannaturali".

Ylenia, Federica, Laura, Elena, ecc. (3): i primi due stadi hanno in comune "i principi astratti"? e qual è il principio astratto dello stadio teologico-fittizio? Attenzione, non bisogna confondere "sovrannaturale" con "astratto". Zeus o Iside sono entità sovrannaturali, non principi astratti (come il principio di causalità o la sostanza aristotelica).